I profitti del whisky negli ultimi 10 anni e nel futuro

performance whisky 10 anni

Indice

I rendimenti del whisky di pregio nel passato

Quanto ha performato il whisky nello scorso decennio?

Ambra nel bicchiere, nettare in bocca ed oro in tasca”.

Esordisce con questa affermazione IlSole24ORE che ha definito il whisky raro come l’asset alternativo più performante, al primo posto sopra a tutti gli altri investimenti alternativi.

Il Knight Frank, nel suo Luxury Investment Index posiziona il whisky raro come l’investimento più redditizio in assoluto, grazie al suo alto rendimento.

Solo nell’ultimo decennio le sue performances hanno raggiunto il +563% ed alcuni single malt il +600%, andando a polverizzare letteralmente il +12% delle monete, il +9% dell’arte, il +4% dell’oro e il +9% % del vino.

Gli investitori più facoltosi al mondo ed alla ricerca di un bene rifugio in cui investire con sicurezza, hanno trovato nel whisky raro non solo un bene di massima protezione del proprio capitale investito, ma anche un bene altamente performante, grazie ad una richiesta del prodotto del mercato che risulta crescere costantemente di anno in anno.

Il mercato asiatico, americano e di ultima espansione anche indiano, si confermano aree insaziabili di collezioni di whisky pregiato, collezionandolo per poi rivenderlo nel mercato a cifre da capogiro.

La domanda in inarrestabile aumento ha portato perfino i grandi colossi del mercato globale ad investire nella creazione di nuove distillerie o nel rilevamento di distillerie precedentemente dismesse.

È il caso di Diageo, azienda fondata nel 1997 e le cui azioni sono negoziate alla Borsa di Londra dal 1997, leader a livello globale per il beverage e lo Scotch Whisky, ha deliberato investimenti superiori al miliardo di sterline per la produzione di scotch whisky nei prossimi anni.

Per rispondere all’incessante richiesta di whisky a livello globale, questo colosso dell’economia, già attualmente gestore di 28 distillerie di malto che rappresentano quasi un terzo della capacità totale del mercato di riferimento, ha deciso di investire ancora nella produzione di whisky, espandendosi ulteriormente.

Ma non è solo il caso di Diageo.

Campari Group, uno dei più importanti player degli spirits a livello globale, proprietaria di oltre 50 brand di alcolici ha concluso recentemente un’operazione per l’acquisizione della Wilderness Trail Distillery, una distilleria artigianale produttrice di bourbon e rye whisky di altissima qualità.

I rendimenti del whisky nel futuro

Quali performance ci si aspetta nel prossimo decennio?

In uno scenario globale in cui l’inflazione, il rincaro delle materie prime, pandemie non ancora del tutto superate e minaccia di guerra fra gli Stati, c’è una nicchia di mercato sconosciuta ancora a molti, in cui non esiste crisi.

È il mercato dei distillati di pregio.

Caratteristica tipica del mercato di distillati da collezione è di non risentire di alcuna influenza dei mercati finanziari, essendo completamente dissociato dagli stessi.

Non vi è quindi la volatilità o evento esogeno che possa incidere sull’incremento di valore di questi iconici pezzi da collezione.

Uno scenario di crescita quello dei whisky rari, che non smette di arrestarsi, prospettando invece previsioni di crescita sempre più alte.

Secondo le previsioni dell’Allied Market Research contenute nel report Malt Whisky Market By Type, il mercato globale del whisky stimato in 4,3 miliardi di dollari per il 2021, crescerà nei prossimi anni seguendo un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 4,7%, fino a raggiungere il valore di 6,7 miliardi di dollari nel 2031.

Non sono solo i mercati esistenti, dunque, ad acquistare maggiori quantitativi di whisky.

A questi si aggiungono anche i nuovi mercato emergenti come India e Cina che hanno già predisposto l’apertura in loco di distillerie di whisky per soddisfare la loro richiesta interna, per far spazio ad un consumo sempre maggiore.

I rendimenti dei nostri portfolio in distillati di pregio

Le performance medie annue dei nostri portfolio in distillati di pregio

Solo nell’ultimo decennio, i whisky rari hanno performato il +582%, sbaragliando letteralmente tutti gli altri investimenti alternativi.

Ma è una performance questa che ci si attende anche per il prossimo decennio, se non addirittura in misura superiore, considerato l’aumento della richiesta di questi pezzi iconici, oltre all’apertura di nuovi mercati emergenti.

Per avere un’idea più concreta del profitto che sono in grado di generare i distillati di pregio, basti considerare che le performance medie dei nostri Portfolio si aggirano intorno al 25-30% l’anno.

Basterà conservare le collezioni per qualche anno, per poi rivenderle negli anni a venire, ad un profitto notevolmente più alto.

E considerato che non vi è imposta sul valore aggiunto sia all’acquisto sia alla rivendita delle collezioni, così come non vi è tassazione sul capital gain al momento della vendita delle stesse, risulta l’investimento prescelto dagli investitori più attenti e scrupolosi, ma anche da collezionisti di rilievo.

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