Le aspettative negli investimenti tradizionali sono molto mitigate da livelli di tassi di interesse difficilmente superabili.
L’investitore tipico si rivolge ad asset considerati prudenti, come buoni del debito governativi, obbligazioni di grandi società società, oltre ad una ristretta scelta di azioni con alti volumi di scambio.
Poi ci sono gli investimenti cosiddetti rifugio: tra questi annoveriamo l’investimento in metalli preziosi, come oro, argento, platino, e quello in pietre preziose.
Questi asset sono caratterizzati da una inversa proporzionalità rispetto al rendimento del mercato azionario: quando quest’ultimo si contrae, infatti, ciò è sintomo di una avversione al rischio degli investitori, che tendono quindi a “rifugiarsi” nei cosiddetti investimenti rifugio, stando alla finestra in attesa di buone occasioni di ingresso nel mercato più dinamico (quello azionario, appunto).
Ma ancora troppi pochi operatori del settore parlano di una “isola felice” dell’investimento alternativo: quello in distillati da collezione.
Nell’investimento di distillati investment-grade vanno distinti quelli “sfusi”, cioè non ancora imbottigliati ma conservati in botte, da quelli già confezionati dalla distilleria di pregio.
I primi possono essere facilmente soggetti a sofisticazioni e manipolazioni del prodotto, non avendo l’investitore una prova certa di ciò che sta acquistando; nel caso degli investimenti in bottiglie di distillati rari ed ultra rari, invece, il sigillo che sancisce l’originalità è l’unicità del pezzo acquistato, e insito proprio nella bottiglia, che è stata confezionata dalla distilleria.
La sicurezza dell’investimento in bottiglie rare è garantita dalla custodia delle collezioni in magazzini fiscali, a condizioni ambientali costantemente controllate ed inaccessibili se non ai soggetti autorizzati.
Un vantaggio indubbio dell’investimento in bottiglie di distillati di pregio consiste nella non tassabilità in molti paesi, in quanto questa forma di investimento è considerata giuridicamente una compravendita di beni fisici. Altro punto a favore di questo investimento è l’altissima liquidabilità dei pezzi che compongono le collezioni, a causa proprio della scarsa disponibilità: ricordiamo che le bottiglie investment-grade sono edizioni da parte delle distillerie più esclusive, che vanno dal singolo pezzo fino a un massimo di 500 bottiglie e che, naturalmente, nel corso degli anni sono soggetti a riduzione per consumo o per ritiro dal mercato (leggi collezioni private).
In poche parole, il valore di una bottiglia, dalla data del suo lancio, non può che solamente aumentare.
L’insensibilità ai fattori geopolitici e del mercato finanziario, come anche all’inflazione valutaria, fa dell’investimento in bottiglie di distillati di pregio un asset rifugio per eccellenza, e per tale motivo da ormai più di un decennio è in atto una vera e propria corsa ad accaparrarsi le collezioni migliori.
The Spirits Club fa ciò che privatamente l’investitore avrebbe molta difficoltà a fare in tempo utile: selezionare e acquistare le bottiglie al miglior prezzo, grazie a referenti che presenziano alle aste di tutto il mondo, per incrementare il proprio magazzino ed offrire al cliente una vasta offerta per le più svariate esigenze di profitto.
Investire con The Spirits Club è esente da errori di valutazione, giacché l’investitore è costantemente affiancato dal proprio personal portfolio manager, che gli consiglierà quando acquistare e vendere le singole bottiglie della propria collezione, e quando sarà il momento giusto per un eventuale incremento dell’investimento.
The Spirits Club si occupa di ricollocare sul mercato le bottiglie che intenderete vendere, senza rischi di detenere una posizione illiquida.