Cosa definisce un bene di lusso
Il lusso porta con sé rendimento ed esclusività.
Investire nel lusso, nella sua accezione più alta, è l’esigenza e la prerogativa principale di ogni investitore che sceglie di destinare il proprio capitale in un asset sicuro e profittevole.
La maggior parte dei beni che rientrano nella categoria extra luxury, godono infatti di un posizionamento nel mercato così forte e cristallizzato, tanto da essere definiti beni rifugio.
I beni di rifugio, infatti, sono in grado di offrireun alto grado di stabilità economica ed una costante crescita di valore nel corso tempo, tanto da rivelarsi un vero e proprio scudo di sicurezza, soprattutto nei periodi di instabilità economica dei mercati, di recessione o di crisi finanziaria.
Una delle loro principali caratteristiche è senz’altro quella di non incorrere in spiacevoli fenomeni che causerebbero il deprezzamento del loro valore.
In aspetto particolare, fra i cosiddetti pleasure assets, si collocano i distillati rari da collezione, che ignorano il problema legato all’inflazione.
L’investimento in distillati da collezione e whisky rari, infatti, è l’unico tra i diversi investimenti alternativi, ad avere una forte capacità di resistenza all’inflazione, come evidenziato chiaramente nel recentissimo grafico del Knight Frank Luxury per l’anno 2023.
Il whisky come bene rifugio
Fra gli investimenti alternativi, si colloca in una posizione estremamente particolare ma anche privilegiata l’investimento in distillati da collezione e in whisky rari.
La ragione principale per cui l’asset dei distillati rari primeggia sempre su tutti gli altri investimenti alternativi come oro, gioielli, arte, borse, auto d’epoca ecc, risiede nel fatto che si tratta di case produttrici con una storicità estremamente lunga e con un posizionamento nel mercato così forte che è oramai super cristallizzato nel mercato.
Non vi sono, infatti, e non vi è dato mai assistere a periodi di deprezzamento dei distillati di pregio.
Questa tendenza sempre più frequente di costante aumento di valore del whisky nel corso del tempo, è dovuta, oltre che ai motivi su citati, anche ad una base di produzione delle collezioni che è estremamente limitata e che può oscillare dal singolo ed unico pezzo prodotto, fino ad arrivare ad una produzione massima che non supera le 500 bottiglie in totale.
Una produzione, questa, che dovrebbe soddisfare l’intera richiesta globale; ma è facile intuire che 500 collezioni prodotte, non siano in grado di soddisfare nemmeno la richiesta di un piccolo paese, figurarsi l’intera domanda mondiale.
Ed è proprio grazie a questo connubio perfetto, dovuto all’altissimo prestigio delle distillerie e alla produzione super limitata del prodotto, che il valore di questi pezzi iconici da collezione aumenta costantemente nel corso del tempo.
Non solo, vi è da considerare che in questo settore, si assiste alla presenza di più categorie di utenti; investitori, collezionisti, consumatori.
Una volta che una bottiglia di questo prestigio viene immessa nel mercato, si assiste ad una vera e propria “competizione” fra chi dei più fortunati è in grado di accaparrarsi quel pezzo iconico, disponibile in pochissimi pezzi.
Rapidamente poi, quelle poche bottiglie immesse in circolazione vengono assegnate o consumate fra i più fortunati, con la logica conseguenza che chi ha acquistato quella bottiglia, ha di fatto un vero e proprio trofeo in mano, che continuerà la sua rapida e costante crescita di valore nel corso del tempo.
Ecco perché il distillato di pregio è il bene rifugio per eccellenza.
Perché il whisky raro non si deprezza mai nel corso del tempo
È inutile negare che, più o meno, quasi tutti gli assets subiscono delle perdite di valore, il più delle volte perché fortemente legati alla volatilità tipica dei mercati, altre volte strettamente correlati ai momenti di particolare popolarità del bene, e tutti risultano purtroppo esposti alla spietata mannaia dell’inflazione.
Il whisky raro non ha mai visto subito perdite di valore nel corso del tempo.
È questa la sua caratteristica più importante che lo rende un vero e proprio bene rifugio, in cui investire il proprio capitale, senza aspettarsi brutte soprese legate al suo deprezzamento ma in grado, anzi, di performare rapidamente e di poter essere rivenduto nel mercato a cifre da capogiro.
Più il whisky è vecchio, più è difficile trovarlo in circolazione, si sa.
Detenere al giorno d’oggi una bottiglia invecchiata per alcuni decenni, vuol dire possedere in 75cl il valore di un immobile.
Ma quel bene, a differenza di un immobile, oltre a non avere i costi tipici di un immobile, non sarà nemmeno disponibile in duplicati, con la logica conseguenza chi si trova a possederlo, detiene di fatto un vero e proprio trofeo, il cui valore è legato alla sua unicità.