Tra il variegato panorama di investimenti, spiccano particolarmente gli investimenti in whisky rari e distillati di pregio.
L’investimento in distillati di pregio è il tipico esempio di investimento che non ha alcuna correlazione con il mercato.
Cosa significa questa affermazione?
Significa che se il mercato finanziario sia in positivo o in negativo, le sue fluttuazioni non hanno alcuna incidenza ed alcuna ripercussione sul valore delle collezioni, che continueranno ad incrementare il loro valore indistintamente.
La ragione principale per cui ciò accade, risiede nella caratteristica intrinseca dei distillati pregiati.
Queste collezioni, che rientrano nella categoria extra luxury, sono beni rifugio che godono del forte posizionamento del brand delle distillerie produttrici e della estrema scarsità di produzione delle collezioni stesse.
Parliamo, infatti, di una produzione di bottiglie pregiate che tendenzialmente non supera mai le 500 bottiglie per tipologia di distillato, per essere generosi, e che alle volte può limitarsi alla produzione di un’unica ed una sola bottiglia.
È chiaro, quindi, che detenere una bottiglia di questo prestigio, prodotta in edizione super limitata, vuol dire possedere di fatto un bene raro, super richiesto e ricercato.
La motivazione per cui, infatti, questi beni continuano ad incrementare costantemente il loro valore nel corso del tempo, senza stalli o crolli di valore, come accade invece per altri beni da collezione come borse, gioielli, opere d’arte, è dovuta al fatto che le bottiglie di distillati pregiati hanno un grande mercato che le richiede incessantemente.
È proprio infatti questa continua ed inarrestabile domanda delle bottiglie di pregio, unita alla loro produzione che invece è sempre estremamente esigua, ad incidere fortemente sull’incremento di valore di queste collezioni.
Intorno al whisky di pregio, c’è una fame insaziabile.
Inoltre, ai classici ed iconici mercati collezionisti e consumatori del distillato di pregio, si aggiungono nuovi mercati emergenti come India e Cina, i cui consumi totali annui superano il 70%.
Non solo nuovi Paesi o multinazionali; in questo settore redditizio di mercato rientrano anche le famiglie nobili e i divi hollywoodiani.
Sono loro, infatti, che richiedono la preparazione di collezioni estremamente pregiate in occasione di loro eventi importanti o che finanziano l’apertura di loro proprie distillerie.
Anche per queste ragioni, la richiesta di collezioni di whisky pregiato è sempre in continua crescita.
Le sue performance medie annuali sono stimate intorno al 25%-30% l’anno.
Una domanda insaziabile quella del whisky raro, dunque, che la produzione non riesce a soddisfare e non potrebbe nemmeno farlo.
Invecchiamenti importanti di bottiglie di whisky, non si possono moltiplicare da un giorno all’altro.
Gli altri beni da collezione, invece, che sono prodotti in quantità più ampia o che non possono essere bevuti e consumati, subiscono invece un arresto dell’incremento di valore e potremmo quindi dire che sono asset legati a particolari richieste o “mode” del mercato.
La costanza di richiesta del whisky raro, invece, non si è mai arrestata.
Qui, infatti, a differenza di altri settori di investimento, si incontrano anche più categorie di utenti interessati al whisky, consumatori, investitori e collezionisti.
Non solo, investire in distillati di pregio significa investire in un asset tangibile, il che vuol dire che si diventa pieno proprietario di un bene fisico, materiale, costituito dalle bottiglie di distillati.
Con la logica ed importante conseguenza che chi investe in questo asset ha la garanzia di piena proprietà e di possesso del bene.
Occorre essere esperti estimatori dei distillati di pregio per investire in questo settore?
No, l’investimento in distillati di pregio è da considerarsi come una eccellente alternativa ai classici investimenti finanziari.
Il compito più importante della nostra società è saper scegliere le collezioni atte ad incrementare il loro valore nel corso del tempo, scartando rigorosamente quelle bottiglie che sono ottime solo per essere consumate e che non rientrano nella più alta accezione del collezionismo.
The Spirits Club offre, infatti, un servizio totalmente gestito ai propri clienti investitori, sin dalla scelta delle collezioni da acquistare, all’aggiornamento del portfolio, fino alla rivendita delle collezioni con profitto nel mercato.
Altro importantissimo beneficio dell’investimento in distillati di pregio, risiede nell’esenzione da tassazione.
La vendita del distillato di pregio rientra, infatti, nella fattispecie giuridica della vendita occasionale di un bene da collezione, circostanza che lo rende di fatto esente dalla tassazione sulla plusvalenza.
